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09/05/2023 - In Gazzetta la legge sull’equo compenso
13/04/2023 - ProfessionItaliane: “Soddisfatti per l’approvazione della legge sull’equo compenso”
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23/01/2023 - Vittime del lavoro, Protocollo per il sostegno psicologico
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17/01/2023 - Come valorizzare la filiera agricola
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19/12/2022 - Le richieste degli infermieri a Governo e Parlamento
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14/12/2022 - Resilienza e politiche sociali: l’appello degli psicologi
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06/12/2022 - Le richieste degli Ordini alle Istituzioni
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16/11/2022 - Rosario De Luca nuovo Presidente del CUP
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19/05/2022 - Equo compenso, non c’è più tempo da perdere
6/05/2022 - Al più presto la legge sull’equo compenso
25/11/2021 - Equo compenso: CUP in audizione al Senato
10/11/2021 - Equo compenso diritto del professionista
11/10/2021 - Obblighi di trasparenza sproporzionati
25/08/2021 - Equo compenso positivo, ma da estendere
Ben venga - si legge nell'articolo - la riapertura del dibattito su rappresentanza e rappresentatività degli Ordini, così come "la salvaguardia dell'ordinamento professionale, la piena vigilanza e attuazione delle leggi istitutive e di qualsiasi altra previsione inerente le attività degli iscritti". Il provvedimento all'esame del Parlamento va quindi nella giusta direzione anche se "può essere migliorato", in particolar modo in riferimento ai limiti inseriti al suo campo d'applicazione che non tengono in conto la "tipicità del substrato economico e imprenditoriale italiano, formato nella sua larga maggioranza da piccole e microimprese". - Leggi l'articolo di Italia Oggi
10/08/2021 - Lavoro pubblico: debutta "inPA", il Portale del Reclutamento
Dall'autunno sarà implementata la pubblicazione dei bandi e degli avvisi di selezione del personale necessario alla realizzazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza. A regime, entro il 2023, il Portale ospiterà anche i bandi dei concorsi pubblici ordinari, in sinergia con la Gazzetta Ufficiale, nonché le procedure di mobilità dei dipendenti pubblici.
InPA - istituito originariamente dalla legge 56/2019, inserito nel Pnrr e disciplinato definitivamente dal decreto legge n. 80/2021 (convertito con la legge n. 113 del 6 agosto 2021) – sarà il luogo del cambiamento della Pa: lo spazio in cui fotografare in tempo reale il rinnovamento del capitale umano pubblico e in cui le offerte di lavoro si incontreranno in modo concreto, trasparente e in tempo reale con le aspettative e le competenze di milioni di professionisti.
Da oggi i cittadini potranno registrarsi al Portale inPa, tramite Spid, e caricare i propri dati, il percorso formativo, le specializzazioni, le competenze e le esperienze professionali nel form appositamente predisposto per garantire la sicurezza dei dati sensibili.
InPa, per la ricerca e il reclutamento dei profili professionali necessari alle pubbliche amministrazioni, si avvarrà anche delle banche dati specifiche dei professionisti iscritti agli Albi e di quelle delle professioni non ordinistiche. A tal fine, il 16 luglio scorso è stato siglato un Protocollo d’intesa tra il Dipartimento Funzione pubblica e ProfessionItaliane, che riunisce la Rete delle professioni tecniche e i Cup: un universo di circa 1,5 milioni di professionisti.
Analogamente, il 4 agosto, è stato sottoscritto il Protocollo con il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili (oltre 120mila professionisti) e con Assoprofessioni, che organizza circa 50mila addetti appartenenti alle professioni non regolamentate (tra le quali gli esperti ambientali e di sicurezza del lavoro). Altri analoghi protocolli sono in corso di definizione.
Il Dipartimento ha, inoltre, attivato una partnership con LinkedIN, la più grande piattaforma di attrazione delle professionalità presente sul mercato (750 milioni nel mondo e oltre 15 milioni in Italia), per amplificare le occasioni di lavoro nella Pubblica amministrazione e raggiungere in maniera mirata i professionisti che lavorano in Italia e nel mondo.
Da oggi, quindi, anche il singolo professionista potrà arricchire questo straordinario e unico universo di competenze, attraverso l’inserimento del proprio curriculum.
La realizzazione dei progetti per la ripresa del Paese ha bisogno di mobilitare le migliori energie e competenze. E ciascuno può avere la sua opportunità. InPA: Insieme per cambiare la Pubblica amministrazione. - IN ALLEGATO LE SLIDE SUL FUNZIONAMENTO E GLI OBIETTIVI DI “inPA - PORTALE DEL RECLUTAMENTO”
29/07/2021 - Equo compenso, non si torni indietro
16/07/2021 - Portale del Reclutamento, protocollo tra Ministero Pubblica Amministrazione e Professionitaliane
Con questo obiettivo è stato firmato a Palazzo Vidoni il protocollo tra Ministero della Pubblica Amministrazione e ProfessionItaliane con cui le parti si impegnano alla massima diffusione delle opportunità di impiego nei progetti che saranno avviati con i fondi del Recovery Plan. Sottoscritto con il Ministro Renato Brunetta, l’accordo è stato siglato da Armando Zambrano e Marina Calderone, rispettivamente Presidente e Vicepresidente dell’associazione che racchiude al proprio interno le rappresentanze professionali di Rete professioni Tecniche (RPT) e del Comitato Unitario Professioni (CUP). Entro inizio agosto e, con un piano quinquennale di interventi, le parti inizieranno a predisporre le azioni che porteranno alla messa a punto della piattaforma digitale, in cui convergeranno i dati degli iscritti agi Ordini e Collegi, e le azioni di collegamento al Portale di Reclutamento che sarà operativo in autunno. Con tale operazione “facilitate le assunzioni e gli incarichi per i professionisti, che saranno selezionati sulla base di merito e competenze, con rigore e trasparenza”, ha affermato il Ministro Renato Brunetta a margine dell’incontro: “La firma del Protocollo d’intesa con ProfessionItaliane sostiene quel processo di rinnovamento della Pubblica amministrazione e del suo capitale umano che abbiamo già impostato con i primi decreti legati al Pnrr”. Grande soddisfazione ha espresso anche la vicepresidente dell'associazione Professionitaliane, Presidente del Cup e del Consiglio Nazionale dell'ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone: “Delineato il quadro operativo della collaborazione possiamo ora mettere a sistema la rete di ProfessionItaliane e garantire la massima diffusione delle opportunità lavorative nella Pa ai nostri iscritti". - Leggi il comunicato stampa
13/07/2021 - Equo compenso non crei tutele differenziate
05/07/2021 - ProfessionItaliane: "equo compenso senza distinzioni"
19/05/2021 - Il Cup in audizione alla Camera sull’equo compenso
04/05/2021 - Malattia dei professionisti, una norma di civiltÀ
«Il nostro auspicio – continua la Presidente Calderone – è che la “ripartenza” dell’iter parlamentare, dopo lo stop imposto dalla ricerca delle coperture, si traduca nel più breve tempo possibile in una norma in grado di tutelare i professionisti e i loro assistiti» e porre fine a eventuali sanzioni per assenze dal lavoro dovute a situazioni di fragilità. - Leggi il comunicato stampa
27/04/2021 - Tutelare il reddito e la salute dei professionisti
04/03/2021 - Il Ddl malattia dei professionisti deve andare avanti
04/02/2021 - Nasce “ProfessionItaliane”
15/12/2020 - Iter veloce per il ddl malattia dei professionisti
20/07/2020 - CUP-RPT: “Paese a rischio emergenza sociale”
19/06/2020 - Professioni in campo per la Rinascita dell’Italia
Dalle professioni italiane, attraverso i 2,3 milioni di iscritti, un contributo per la rinascita del Paese duramente colpito dalla recente emergenza sanitaria ed economica. Si tratta di una serie di idee e proposte che, se accolte, potrebbero essere determinanti per la ripresa economica: dalle infrastrutture alla pubblica amministrazione; dalla giustizia alla salute. L’azione sussidiaria delle categorie può infatti contribuire ad aiutare l'Italia. Una sola richiesta: non essere trattati come soggetti privilegiati ai quali non servono tutele perchè i 500 mila professionisti che hanno richiesto il bonus da 600 euro quale reddito di ultima istanza sono la dimostrazione di quanto il comparto del lavoro intellettuale sia stato – al pari di altri – colpito dal lockdown. E l’esclusione dai contributi a fondo perduto, ad esempio, oltre a rappresentare una discriminazione rispetto ad altri comparti economici rischia di far chiudere moltissimi studi professionali in difficoltà. É questo il senso del "Manifesto per la Rinascita del Paese", consegnato oggi a Villa Pamphilj al Premier Giuseppe Conte durante gli Stati Generali dell’Economia da Marina Calderone, Presidente del Comitato Unitario delle Professioni, e Armando Zambrano, Coordinatore della Rete delle Professioni Tecniche. “Contribuiamo alla creazione del 14% del Prodotto interno lordo”, spiegano Calderone e Zambrano, “e lavoriamo perché il Paese possa rialzarsi prima possibile. La crisi sanitaria è diventata in breve tempo anche economica, ma non deve diventare sistemica. Con questo obiettivo chiediamo di valutare le nostre proposte a costo zero prima di elaborare un nuovo progetto per il Paese". Perchè “un piano di rilancio non può essere costruito guardando solo ad alcuni settori di punta dell’Italia, ma richiede una visione più ampia della realtà che comprenda anche il settore del lavoro intellettuale", hanno poi concluso. - Leggi il Manifesto per la Rinascita del Paese - Leggi il comunicato stampa
04/06/2020 - Dl Rilancio, il Governo apre ai professionisti
“I professionisti italiani non vogliono trovarsi in uno schema di contrapposizione con il Governo e il Parlamento. Noi crediamo che sia importante valorizzare tutte le forme di lavoro e rendere merito alla classe professionale italiana che, in questo momento di grande difficoltà economica in cui versano gli studi professionali, ha fatto in modo di non far mancare la sua presenza e assistenza”, ha dichiarato la presidente del Comitato Unitario delle Professioni e dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone. “Al di là della protesta che oggi ci unisce, quello che ci preoccupa è che oggi ancora manca un progetto per il Paese. Non si discute di come ripartire da questa grave emergenza con una mentalità nuova, che riesca a mettere da parte tutte le questioni irrisolte” ha precisato Armando Zambrano, Coordinatore della Rete delle Professioni tecniche e presidente del Consiglio nazionale degli ingegneri. Le proposte per la ripresa sono contenute nel Manifesto per la Rinascita dell’Italia che il Cup e la Rete hanno elaborato e presentato durante i lavori, sollecitando l’attenzione del Governo per correggere e riconoscere al mondo dei professionisti ordinistici ciò che meritano in sede di conversione in legge del D.L. n. 34/2020, attualmente all'esame della Camera dei Deputati. - Leggi il comunicato stampa - Guarda il video - Leggi la rassegna
20/05/2020 - CUP-RPT: DL “Rilancio”, inaccettabile discriminazione professionisti
Gli Ordini e i Collegi professionali aderenti al Comitato Unitario delle Professioni (CUP) e alla Rete delle Professioni Tecniche (RPT), ai quali sono iscritti oltre 2,3 milioni di professionisti, denunciano con forza l’esclusione dalla norma che disciplina il contributo a fondo perduto a favore degli autonomi e delle imprese che nel mese di aprile 2020 abbiano registrato un calo superiore a un terzo del fatturato rispetto allo stesso mese del 2019. La novità emerge dall’ultima bozza del D.L. “Rilancio”, nella quale si specifica che tra i soggetti esclusi del beneficio rientrano ora anche “i professionisti iscritti agli enti di diritto privato di previdenza obbligatoria di cui ai decreti legislativi 30 giugno 1994, n.509 e 10 febbraio 1996, n. 103”. Si tratta di “una scelta inaccettabile, che dimostra una volta di più un atteggiamento sostanzialmente punitivo della politica nei confronti di un settore determinante per il sistema economico del nostro Paese che, esattamente come tutte le altre realtà del mondo del lavoro autonomo e dipendente, sta attraversando una fase di enorme difficoltà che necessita di un sostegno concreto da parte dello Stato". "Avevamo già denunciato la disparità di trattamento riservataci nel D.L. “Cura Italia”, ribadiscono le rappresentanze istituzionali dei professionisti aggiungendo che si batteranno con forza per modificare la norma e per un’equiparazione tra le misure per le imprese e quella per i professionisti. - Leggi il comunicato stampa
05/04/2019 - CUP-RPT: più attenzione ai 2,3 mln di professionisti italiani
Garantire più attenzione ai 2,3 milioni di professionisti italiani, che rappresentano il 12,6% del totale degli occupati, nei prossimi interventi che saranno predisposti e attuati dal Governo. È la richiesta formulata dalle Professioni Ordinistiche Italiane che si sono confrontate in videoconferenza con il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali, Nunzia Catalfo, e con il Direttore Generale per le politiche previdenziali e assicurative del Ministero del Lavoro, Concetta Ferrari, per discutere delle misure e dei sussidi a sostegno degli iscritti agli Ordini. In particolare, delle novità contenute nel prossimo Decreto-Legge, c.d. “Decreto Maggio” a favore dei liberi professionisti che, come gran parte delle piccole imprese del Paese, hanno necessità in questo momento di emergenza di interventi straordinari che garantiscano la liquidità finanziaria e di strumenti di sostegno espressamente dedicati a chi opera nella libera professione. Fondamentale poi una semplificazione normativa e dei processi di accesso e autorizzazione per la richiesta dei bonus da destinare agli stessi, tramite le Casse, enti gestori della previdenza dei professionisti. Per il Ministro del Lavoro Catalfo, «l’incontro con i Presidenti degli Ordini professionali, organizzato dal Comitato Unitario delle Professioni e dalla Rete Professioni Tecniche, è stato molto importante e proficuo. L’occasione per ribadire loro l’impegno del Governo nei confronti dei professionisti iniziato con il decreto “Cura Italia” e che proseguirà con il provvedimento che sarà approvato nei prossimi giorni». Soddisfatti del confronto e della disponibilità del Ministro ad ascoltare e recepire la necessità degli Ordini Professionali anche la Presidente del CUP, Marina Calderone, e il Coordinatore della Rete Professioni Tecniche, Armando Zambrano, che confidano nel recepimento delle istanze presentate nell’emanando decreto. - Leggi il comunicato stampa - Leggi la rassegna stampa
20/04/2020 - Un manifesto per far ripartire professionisti e attività produttive
Un manifesto per la ripartenza economica sia dei professionisti che di tutte le attività produttive, con suggerimenti, indicazioni in campo sanitario, tecnico ed economico: è la proposta a cui sta lavorando il Comitato Unitario Professioni (CUP), insieme con la Rete delle Professioni Tecniche (RPT). Ad annunciare che il programma operativo sarà presto pronto e conterrà "analisi, suggerimenti e sollecitazioni al Governo, tra cui il sostegno necessario alle attività professionali che non si sono mai fermate ma che hanno bisogno di aiuti ad hoc per evitare che la crisi spazzi via gli studi” è la Presidente del CUP e del Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Marina Calderone, nell'intervista sul "Il Sole 24 Ore" del 20 aprile 2020. La Presidente spiega, fra l’altro, le richieste che arrivano dagli ordini professionali per poter ripartire e che consistono nell'immissione di liquidità, dai prestiti a garanzia pubblica ai contributi a fondo perduto per far fronte alla drammatica riduzione degli incassi. Infine, si sofferma sulle difficoltà maggiori riscontrate dagli iscritti agli ordini come "la mancanza di semplificazione delle norme e delle procedure", oltre ad investimenti in tecnologia e banda larga che devono essere incrementati nel nostro Paese.
25/03/2019 - Emergenza COVID-19: CUP e RPT scrivono al Premier Conte
Le Professioni Ordinistiche Italiane, aderenti al Comitato Unitario Professioni (CUP), alla Rete Professioni Tecniche (RPT) e l’Ordine dei Commercialisti, hanno scritto al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, per informarlo della loro intenzione di procedere in maniera decisa per affrontare la grave emergenza sanitaria causata dal COVID-19, mantenendo e consolidando un rapporto unitario per elaborare iniziative e proposte che consentano al più presto al Paese di recuperare a pieno regime le proprie attività ed ai propri iscritti di superare questa fase di emergenza che, purtroppo, rischia di protrarsi a lungo con gravi conseguenze. Per questo motivo le professioni ordinistiche hanno proposto al Governo due istanze essenziali: essere parte attiva nella definizione di politiche, provvedimenti e misure per contrastare l’emergenza e la crisi economica ormai in atto; e accedere a strumenti di tutela del lavoro, della salute, ad ammortizzatori sociali e a canali dedicati per l’accesso a liquidità finanziaria, da cui in larga misura fino a questo momento i professionisti ordinistici sono stati esclusi.
Nella lettera, infatti, i professionisti hanno sottolineato che anche gli studi professionali hanno necessità, al pari delle piccole imprese del Paese, di strumenti straordinari che garantiscano la liquidità finanziaria. Così come di strumenti di sostegno espressamente dedicati a chi opera nella libera professione, quali ad esempio il prolungamento della Cassa integrazione straordinaria rispetto ai termini previsti nei provvedimenti finora adottati.
Leggi la lettera - Leggi il comunicato stampa congiunto
20/03/2020 - CUP e RPT: Governo ha ignorato 2,3 mln di professionisti
I rappresentanti di 21 Ordini professionali, guidati dal Comitato Unitario delle Professioni e dalla Rete delle Professioni Tecniche, hanno deciso di fare fronte unico per tutelare i liberi professionisti in questa drammatica fase causata dall’emergenza Covid-19. Nei prossimi giorni, infatti, tutte le categorie coinvolte (Agronomi, Agrotecnici, Architetti, Assistenti sociali, Attuari, Chimici e Fisici, Consulenti del Lavoro, Commercialisti, Geologi, Geometri, Giornalisti, Infermieri, Ingegneri, Ostetriche, Periti agrari, Periti industriali, Psicologi, Spedizionieri doganali, Tecnici di Radiologia Medica, Tecnologi alimentari e Veterinari) lavoreranno ad un pacchetto di proposte unitario che tenga conto delle esigenze generali, nella logica della sussidiarietà al Paese, e di quelle specifiche delle singole professioni. Le proposte confluiranno in un "Manifesto delle professioni" con il quale chiederanno al Governo un’interlocuzione seria e puntuale. Nel frattempo, CUP e RPT hanno chiesto un incontro urgente ai Ministri del Lavoro e delle Finanze per definire una serie di iniziative a tutela delle professioni. "Il Decreto 'Cura Italia' - si legge nel comunicato stampa congiunto di di CUP e RPT - ha deliberatamente ignorato gli Ordini professionali, non riconoscendo il ruolo svolto da ben 2,3 milioni di professionisti italiani. Così facendo il Paese rischia di pagare un prezzo altissimo, soprattutto quando arriverà il momento di rimetterlo in piedi". I professionisti - sostengono - non hanno bisogno di interventi a pioggia, ma di una serie di interventi precisi e mirati. Per CUP e RPT, infatti, è necessario chiarire le modalità di applicazione dell’art.44 del D.L.18/2020 (Reddito di ultima istanza) e quindi la disponibilità di risorse per i professionisti. Ma anche mettere le Casse previdenziali nelle condizioni di intervenire in maniera forte e risolutiva, utilizzando risorse proprie. Ad esempio, rendendo disponibili tutte le somme della ingiusta doppia tassazione delle Casse (stimabile in 1 miliardo di euro), per un anno, "che potrebbero alimentare provvedimenti importanti per la ripresa degli studi professionali e a ristoro della crisi". Indispensabile, inoltre, mettere in atto interventi che consentano il rinvio del pagamento delle tasse e l’eliminazione della ritenuta d’acconto - diventata anacronistica dopo l’introduzione della fattura elettronica - ma soprattutto che rendano possibile la ripresa delle attività, una volta passata l’emergenza, attraverso la sburocratizzazione, la semplificazione e l'avvio di nuove infrastrutture. - Leggi il comunicato stampa
18/03/2019 - Decreto “Cura Italia”: disattese le richieste degli ordini professionali
Il decreto "Cura Italia" sembra dimenticarsi dei 2,3 milioni di professionisti ordinistici italiani. È quanto sottolineato ieri, in una lettera a firma congiunta indirizzata al Presidente del Consiglio dalla Presidente del Comitato Unitario Permanente degli Ordini e Collegi Professionali (CUP), Marina Calderone, e dal Coordinatore della Rete Professioni Tecniche (RPT), Armando Zambrano, sollecitando un intervento anche a tutela di questa ampia popolazione di lavoratori italiani. Nulla si dice - continua la lettera - sulla possibilità che le Casse di Previdenza dei professionisti possano essere autorizzate ad utilizzare le loro risorse, anche in deroga rispetto ai vincoli normativi esistenti, per individuare forme di sostegno e di integrazione al reddito dei professionisti iscritti ai 27 ordini professionali. - Leggi la lettera
28/02/2020 - L'equo compenso non si tocca
Il Comitato Unitario delle Professioni (CUP) e la Rete Professioni Tecniche (RPT) prendono posizione sulla polemica apertasi a seguito degli esiti del dibattito sul diritto all'equo compenso dei liberi professionisti, avvenuto in Parlamento nell’ambito della Commissione d’inchiesta sul sistema bancario.
“Si tratta di un principio, ormai consolidato nell'ordinamento italiano, che non può essere messo in discussione. Specialmente in questo periodo critico per la nostra economia, mettere in ulteriore difficoltà i lavoratori autonomi è gravissimo”, affermano i responsabili dei due Organismi, Armando Zambrano (RPT) e Marina Calderone (CUP). “Non è giusto infatti sostenere che possano esservi dei lavoratori, dei professionisti, a cui venga imposto di prestare la propria opera gratuitamente. Tutti hanno diritto di trarre dal proprio lavoro i mezzi per il sostentamento per sé e per la propria famiglia”. I professionisti - si legge nel comunicato stampa - meritano, per il ruolo che rivestono nella società, identiche attenzioni di altri segmenti ben più sostenuti, come avvenuto con la riduzione del cuneo fiscale che non ha riguardato il comparto del lavoro autonomo.
Leggi il comunicato stampa
12/09/2019 - Disoccupazione di lungo periodo: come combatterla?
“Combattere la disoccupazione di lungo periodo: il ruolo della società civile organizzata”. Questo il titolo del convegno promosso dall’Osservatorio del mercato del lavoro (OML), istituito presso il Comitato Economico e Sociale Europeo – CESE, con il Consiglio Nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, che si è tenuto a Roma il 12 settembre 2019 presso Palazzo Wedekind, in piazza Colonna n. 366. Ad aprire i lavori, Marina Calderone, Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine dei Consulenti del Lavoro e membro dell'Osservatorio del mercato del lavoro e Krzysztof Pater, Presidente dell'Osservatorio del mercato del lavoro (OML).
Il programma della giornata si è articolato, poi, in tre sessioni principali ed è stato l’occasione per approfondire la raccomandazione del Consiglio del 2016 sull'inserimento dei disoccupati di lungo periodo nel mercato del lavoro e sul pilastro europeo dei diritti sociali, nonché la riforma degli strumenti di politica attiva per il mercato del lavoro e la lotta all'esclusione sociale. Infine, il ruolo della società civile e delle parti sociali nell'integrazione dei servizi pubblici e privati per l'impiego.
Hanno preso parte all'evento, tra gli altri, il Presidente dell’INPS, Pasquale Tridico, il Presidente del CNEL, Tiziano Treu, e Grazia Strano, Direttore Generale del Ministero del Lavoro, Vincenzo Silvestri, Presidente della Fondazione Consulenti per il Lavoro, Ivana Veronese, segretaria confederale UIL. Scarica la locandina
RIVEDI L'EVENTO:
1^ PARTE
2^ PARTE
INTERVISTE:
Marina Calderone - Fare sistema per riaccompagnare al lavoro
Maurizio Sorcioni - Lo scambio ANPAL-Regioni: primo passo per l'occupabilità
Claudio Di Berardino - Puntare a processi di riorganizzazione produttiva sul territorio
Tiziano Treu - Formazione e rafforzamento dei CCNL per uscire dalla povertà
Grazia Strano - Conoscere a fondo il profilo del disoccupato per essere efficaci
16/05/2019 - "PROFESSIONISTI RISORSA PER L'EUROPA": IL 16.05 A ROMA
“Professionisti risorsa per l’Europa” è il titolo dell’evento organizzato dal Comitato Unitario delle Professioni (CUP) e dalla Rete delle Professioni Tecniche (RPT) che si terrà giovedì 16 maggio, dalle 9:30 alle 13:30, al Teatro Quirino in Via delle Vergini n.7 a Roma.
In vista delle elezioni per il rinnovo del Parlamento Europeo del 26 maggio, CUP e RPT incontreranno esponenti del Governo e del Parlamento per sostenere idee e proposte sulle materie di maggior interesse per le professioni e le comunità territoriali. Dopo i saluti introduttivi della Presidente del CUP, Marina Calderone, e del Coordinatore di RPT, Armando Zambrano, interverranno i Presidenti di Ordini e Collegi locali per presentare le istanze dei territori. A seguire, quattro tavole rotonde su: “Dimensione economica e sociale. Mobilità e concorrenza”, “Lavoro, semplificazione, accesso ai fondi comunitari”, “Innovazione, infrastrutture, governo del territorio” e, infine, “Diritti sociali: qualità della vita, comunità e salute”. - Leggi il comunicato stampa - Scarica la locandina
02/04/2019 - CUP e RPT al Ministero della Giustizia per l'equo compenso
Il Sottosegretario al Ministero della Giustizia con delega alle professioni, On. Jacopo Morrone, ha incontrato oggi il Comitato Unitario delle Professioni e la Rete delle Professioni Tecniche. Dopo il proficuo incontro con i rappresentanti dei Consigli Nazionali degli Ordini e Collegi professionali, nell’ambito del quale sono state illustrate le posizioni delle diverse Categorie, il Sottosegretario si è impegnato ad attivare prossimamente un tavolo tecnico al fine di arrivare a un perfezionamento organico della misura dell’equo compenso. - Leggi il comunicato stampa
11/03/2019 - CUP: maggiore sostegno e tutele ai giornalisti
Il Comitato Unitario delle Professioni, sostenendo la necessità di dare maggiori tutele ai giornalisti e maggiore sostegno al loro sistema previdenziale, condivide la posizione dell’Ordine dei giornalisti e dell’Inpgi, che hanno chiesto un confronto con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, il Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio, e il Ministro dell’Economia, Giovanni Tria per illustrare le trasformazioni che stanno coinvolgendo la professione e le conseguenze dirette e indirette sul piano previdenziale, che oggi vedono un numero sempre più ristretto di iscritti alla Cassa.
Per garantire il diritto dei cittadini ad essere informati e il diritto dei giornalisti ad informare il CUP ritiene fondamentale porre attenzione alle nuove figure professionali emergenti e, al tempo stesso, garantire un compenso equo e maggiori tutele previdenziali per chi già svolge quest’attività professionale.
Per questo motivo il Comitato apprezza l’emendamento al d.l. n.4/2019, presentato in Parlamento dall’Onorevole Massimiliano Capitanio, che propone dal 1° gennaio 2020 l’iscrizione all’Inpgi anche dei comunicatori professionali, che operano sia in ambito pubblico sia in quello privato, così come di tutti coloro che svolgano attività inerenti la produzione, il confezionamento o la fruibilità di contenuti a carattere informativo, anche di natura tecnico-informatica, che siano diffusi sul web o su un altro canale multimediale. - Leggi il comunicato stampa
08/03/2019 - Incomprensibile retromarcia sull’equo compenso
"È incomprensibile la scelta di un Ministero di avvalersi di alte professionalità a titolo gratuito, in netta contraddizione con la previsione di equo compenso contenuta nella Legge di Bilancio 2018”. Così le rappresentanze del Comitato Unitario delle Professioni e la Rete delle Professioni Tecniche commentano il recente bando con il quale la “Direzione Generale Sistema Bancario e Finanziario-Affari Legali” del Ministero delle Finanze intende avvalersi della consulenza a titolo gratuito di professionalità altamente qualificate. Il bando del MEF e la recente sentenza del Consiglio di Stato (n. 1215/2019) continuano a sostenere la legittimità della gratuità della prestazione. "Così - si legge nel comunicato stampa - si calpesta solamente quella dignità dei professionisti che, invece, la Costituzione italiana in linea di principio ha inteso proteggere con l’articolo 36". Attualmente sono all’esame del Parlamento alcune proposte di legge che mirano ad ampliare la platea dei committenti privati obbligati a rispettare la disposizione dell’equo compenso e ad attuare concretamente la norma negli incarichi pubblici. E CUP e RPT, ribadendo con orgoglio la necessaria tutela dei professionisti iscritti all'ordine e di tutti i lavoratori italiani, continueranno a sostenere con forza queste iniziative. - Leggi il comunicato stampa
28/11/2018 - Libere professioni motore di crescita
“Costruttori di fiducia e motore di crescita". Questa la carta d'identità delle professioni liberali secondo Marina Calderone, portavoce per gli Ordini e le professioni regolamentate del Gruppo III del Comitato Economico Sociale ed Europeo. Idea condivisa anche dal Presidente del Parlamento Europeo, Antonio Tajani, che ha sottolineato come “le professioni liberali sono un bastione a difesa del populismo, che deve essere sviluppato al suo massimo potenziale”.
L'incontro fra i due rappresentanti è avvenuto ieri pomeriggio a Bruxelles in occasione del convegno “Professioni Liberali 4.0: trasformazione sostenibile delle funzioni professionali” presso il “Jacques Delors Building” del CESE. - Leggi il comunicato stampa
28/11/2018 - CUP e RPT incontrano il Sottosegretario alla Giustizia
Si è tenuto ieri mattina, presso la Sala Livatino del Ministero della Giustizia in via Arenula, l’incontro tra il Sottosegretario di Stato del Ministero della Giustizia, Jacopo Morrone, e i rappresentanti degli Ordini e Collegi vigilati dallo stesso Ministero. La Rete delle Professioni Tecniche e il Comitato Unitario delle Professioni, in un’ottica di condivisione, hanno illustrato al Sottosegretario alcune problematiche meritevoli di un’azione da parte del Ministero. Obiettivo dell'incontro è stato di avviare un tavolo di confronto con le professioni ordinistiche che possa portare, entro il prossimo maggio, alla individuazione di alcuni provvedimenti normativi che vadano ad incidere sulle problematiche che riguardano la regolamentazione delle professioni e su alcuni aspetti che possano migliorare le condizioni di lavoro degli stessi. Il CUP, in particolare, ha sottolineato la necessità di dare attuazione al principio di sussidiarietà sancito dall’articolo 5 della Legge n. 81/2017 (c.d. Jobs Act del lavoro autonomo), individuando gli atti pubblici che possono essere rimessi ai professionisti ordinistici, e al principio dell’equo compenso, che deve essere elevato a “diritto” del professionista nei confronti di tutti i committenti, pubblici e privati.
“Ringrazio il sottosegretario Morrone per la sensibilità manifestata. Il sistema degli Ordini Professionali italiani ha un valore aggiunto per il sistema-Paese e verificare la concreta disponibilità del Ministero vigilante a intervenire sulle criticità è di buon auspicio" ha commentato a conclusione del tavolo di confronto la Presidente del Consiglio Nazionale dell'Ordine, Marina Calderone. "In particolare, confidiamo in un concreto seguito in materia di equo compenso con un emendamento alla legge di bilancio che dia corpo a un principio di civiltà", ha infine aggiunto. - Leggi il comunicato stampa
Giornata delle Professioni Liberali: il 27 novembre a Bruxelles
Il 27 novembre, in occasione della “Giornata delle Professioni Liberali”, si terrà a Bruxelles il convegno “Professioni liberali 4.0.: trasformazione sostenibile delle funzioni professionali”, presso il “Jacques Delors Building” del Comitato Economico e Sociale Europeo (Rue Belliard 99). Ad aprire i lavori Arno Metzler, presidente del Gruppo III del CESE “Diversità Europa”, e Marina Calderone, portavoce degli ordini e delle professioni regolamentate dal Gruppo III del CESE, che si soffermeranno sul percorso delle professioni in Europa dal progetto “Per un manifesto europeo delle libere professioni” presentato nel dicembre 2017 in Campidoglio a Roma alle azioni future del Comitato, da tempo impegnato per ottenere un giusto riconoscimento normativo del ruolo sociale ed economico svolto dalle professioni in Europa.
Seguiranno tre tavole rotonde con rappresentanti delle categorie professionali ed esperti: “Allontanarsi dal cliché del "protezionismo" e adattare la definizione di "pubblico interesse" all'evoluzione della società”; “La digitalizzazione modifica i bisogni essenziali del genere umano? In che modo questo influisce sulle libere professioni?”; “Restrizioni alla partecipazione azionaria - non più necessarie o più necessarie che mai? Interessi degli investitori contro obblighi professionali” alla quale parteciperà, fra gli altri, il Consigliere nazionale dell’Ordine dei Consulenti del Lavoro, Giovanni Marcantonio. Le conclusioni dei lavori saranno affidate a Rudolf Kolbe, portavoce delle professioni non regolamentate del Gruppo III del CESE. Al convegno saranno presenti anche le squadre dei giovani Consulenti del Lavoro vincitori del “quiz di lavoro” organizzato dalla Fondazione Consulenti per il Lavoro nelle edizioni 2017 e 2018 del Festival del Lavoro.
20/11/2018 - Nessuna traccia dell'equo compenso nel ddl bilancio
Una decisione contraddittoria secondo il Comitato Unitario della Professioni e la Rete delle Professioni Tecniche per almeno due motivi: in primo luogo perché la materia non è estranea alla natura del disegno di legge di Bilancio, poiché parte integrante del Documento di Economia e Finanza presentato dal Governo anche in sede comunitaria; in secondo luogo perché la norma sull’equo compenso ha trovato la sua definizione proprio nella legge di Bilancio 2018. Manifestando tutta la loro preoccupazione nel vedere non mantenuta una promessa fatta agli oltre due milioni di iscritti agli ordini, CUP e RPT si aspettano che le forze politiche prestino fede agli impegni assunti con le categorie professionali e si appellano ai relatori di maggioranza perché sottoscrivano un emendamento alla manovra che recuperi gli intenti manifestati dal Governo nel DEF e diano corpo ad un principio di civiltà. - Leggi il comunicato stampa
12/11/2018 - Equo compenso da rafforzare per valorizzare i professionisti italiani
Introdurre nel Def una norma per rafforzare l'equo compenso per i professionisti italiani, specie in favore dei più giovani, considerato anche la ricchezza prodotta dall'intero comparto professionale che si aggira intorno ai 77 miliardi di euro, quasi il 6% del Pil regolare nel 2016.
Una richiesta emersa nel corso del convegno di studi "Le professioni tra autonomia e regolazione pubblica" in memoria di Piero Alberto Capotosti, organizzato dal CUP e dall'Università Luiss Guido Carli di Roma. Una giornata di lavori nel corso della quale è stato presentato il secondo rapporto sulle professioni regolamentate in Italia curato dal CRESME per conto del Comitato Unitario delle Professioni. Dai dati emerge come, nonostante la crisi economica che ha interessato il Paese a partire dal 2008, le professioni continuano ad essere attrattive per i giovani italiani. Sono infatti oltre 2,3 milioni i soggetti iscritti agli albi a fine 2016, praticamente 38 ogni mille abitanti, quasi 680 mila in più di quanto si registrava nel 2000.
Per questo motivo, per la Presidente del CUP, Marina Calderone, è "importante ribadire l'autonomia delle professioni, il valore sociale del loro impegno, ma soprattutto quelle che sono le proposte per un Paese che deve valorizzare i corpi sociali intermedi".
Guarda il servizio - Guarda l'intervista a Marina Calderone, Presidente CUP e Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro - Guarda l'intervista a Armando Zambrano, Coord. RPT e Presidente Consiglio Nazionale Ingegneri - Guarda l'intervista a Gianmario Gazzi, Presidente del Consiglio Nazionale Assistenti sociali
09/11/2018 - Cresme-CUP: gli iscritti agli Ordini salgono a 2,3 mln
Aprendo i lavori, la Presidente del CUP Marina Calderone, dopo aver ricordato la memoria del giurista, ha sottolineato che "l'Italia ha bisogno di lavoro autonomo, di professionisti preparati e indipendenti". La Presidente ha poi letto il messaggio di saluto inviato dal Ministro del Lavoro Luigi Di Maio attraverso il quale il vicepremier ha ribadito l'importante lavoro svolto dalle professioni regolamentate che rappresenta un patrimonio da valorizzare per il Paese.
Guarda l'intervista alla Presidente Calderone - Leggi il comunicato stampa - Leggi il rapporto - Leggi le schede del rapporto
08/11/2018 - Le professioni tra autonomia e regolazione pubblica
Ad aprire i lavori Roberto Pessi, Prorettore alla didattica Luiss, Giuseppe Di Gaspare, Direttore del Centro Bachelet, e Marina Calderone, Presidente del CUP. La prima sessione, presieduta da Gian Candido De Martin, Presidente del Consiglio scientifico del Centro Bachelet, ospiterà le relazioni di docenti, giuristi ed esperti della regolazione delle professioni sui temi riguardanti i profili costituzionali delle categorie professionali, la concorrenza nel diritto europeo e il ruolo delle Casse professionali tra autonomia e controllo pubblico. È in programma alle 12:00, invece, la tavola rotonda che vedrà partecipazione della Presidente Calderone e di Armando Zambrano, Coordinatore Rete Professioni Tecniche; Alberto Oliveti, Presidente ADEPP; Giampaolo Parodi, Vice Capo dell’Ufficio legislativo del Ministero della Giustizia, e Pasquale Staropoli, Vice Capo di Gabinetto del Ministero del Lavoro. A moderare Carlo Verna, Presidente del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti. In chiusura è previsto l'intervento del Ministro del Lavoro, Luigi Di Maio.
La locandina
18/07/2018 - Emilia Romagna: il CUP entra nel Patto per il Lavoro
“Si tratta di un passaggio di grande importanza per il mondo delle professioni – spiega il Presidente del CUP ER Alberto Talamo – che fa sedere al tavolo della concertazione una categoria fondamentale, quale è quella dei professionisti, per lo sviluppo economico e sociale del territorio. Superando, in tal modo, una frammentazione di rappresentanza che di certo - conclude - non ha giovato alla corretta rappresentazione del rilievo che il mondo delle professioni ha all’interno della società”. - Comunicato stampa del CUP Emilia Romagna - Patto per il Lavoro
03/05/2018 - Occupazione, Calderone: "C'è bisogno di stabilità"
16/04/2018 - Sisma L'Aquila, manifestazione contro la restituzione delle tasse
22/03/2018 - Fondi UE, Calderone: necessaria più formazione e autoregolamentazione
20/03/2018 - CESE: Calderone portavoce della categoria delle libere professioni regolamentate
28/02/2018 - Voucher digitalizzazione, CUP e RPT chiedono riapertura dei termini
26/02/2018 - Le competenze dei professionisti a disposizione dell'Italia
21/02/2018 - Al Capo dello Stato le idee per la modernizzazione del Paese
Guarda il servizio - Le proposte
02/02/2018 - Professionisti strategici per l'Italia
12/01/2018 - Verso un manifesto per la modernizzazione del Paese
L’Alleanza, nata per valorizzare l’asset strategico che le professioni realizzano in termini di cultura, competenze, garanzie di legalità e tutela dei diritti dei cittadini, entro le prossime settimane elaborerà un "Manifesto" per la modernizzazione del Paese da sottoporre all’attenzione delle diverse forze politiche che si candidano a governare il Paese e delle altre rappresentanze professionali (Casse, Sindacati, Associazioni giovanili etc). L’occasione sarà data il 21 febbraio 2018 durante l’Assemblea programmatica che si terrà a Roma, presso il Centro Congressi Roma Eventi, e che vedrà illustrare i dati e le proposte avanzate da Professionisti Per l’Italia in materia di investimenti pubblici, sussidiarietà, semplificazione fiscale, percorsi formativi, gestione del rischio e sicurezza, tutela dei diritti dei cittadini, integrazione e accoglienza sociale, ingresso e permanenza nel mercato del lavoro, ruolo della rappresentanza e sussidiarietà degli Ordini professionali. Dieci macro-temi sui quali il sistema delle professioni si confronterà con la politica dimostrando, grazie alla sua forza unitaria, di essere un adeguato punto di riferimento nel percorso di semplificazione ed efficienza dell’attività della Pubblica Amministrazione e, grazie alle sue prestazioni intellettuali di qualità, di generare un plusvalore economico e sociale indispensabile per il rilancio della crescita. - Leggi il comunicato stampaLeggi il comunicato stampa
30/11/2017 - EQUO COMPENSO: CHIUSA LA MANIFESTAZIONE
Quattro i dibattiti: “Il futuro delle professioni”, “Le professioni per il Paese”, “L’equo compenso e i rapporti con la P.a.” e “La politica e le professioni”. All’indomani della presa di posizione contraria dell’Antitrust sulla misura e nel giorno in cui il Parlamento vota la fiducia al Decreto fiscale, contenente il principio dell’equo compenso, dunque, è stato il momento per tutte le rappresentanze delle professioni di un confronto sull’importante risultato che si intravede all’orizzonte e per presentarsi alla politica con una sola voce.
Oltre ai diversi rappresentanti di categoria, ad intervenire al confronto per unirsi alla voce di CUP e RPT, tra gli altri, sono stati: Federica Chiavaroli, Sottosegretario Ministero della Giustizia; Francesco Boccia, Presidente Commissione Bilancio Camera dei Deputati; Cesare Damiano, Presidente Commissione Lavoro Camera; Luigi Di Maio, Vicepresidente della Camera dei deputati; Simone Baldelli, Vicepresidente della Camera dei Deputati; Massimiliano Fedriga, Capo Gruppo alla Camera dei Deputati della Lega Nord; Vincenzo Garofalo, Parlamentare Ap; Mariastella Gelmini, Parlamentare Forza Italia; Chiara Gribaudo, Parlamentare Pd; Luca Jahier, Presidente Gruppo III del CESE; Angelo Lalli, docente diritto amministrativo presso Università La Sapienza; Antonio Longo, Movimento difesa del cittadino; Andrea Mandelli, Parlamentare Forza Italia; Stefano Parisi, Portavoce Energie per l’Italia; Gessica Rostellato, Parlamentare Pd; Maurizio Sacconi, Presidente Commissione Lavoro Senato; Walter Rizzetto, Vicepresidente Commissione Lavoro della Camera dei Deputati; Enza Bruno Bossio,Titti Di Salvo e Anna Giacobbe, Parlamentari del PD.
All'evento non sono mancate le Associazioni di Giovani Professionisti italiani ( consulenti del lavoro, ingegneri, architetti, geometri, avvocati, medici, notai e periti industriali) per ribadire il loro profondo dissenso nei confronti di quanto espresso negli ultimi giorni dall'Antitrust relativamente al tema dell'equo compenso. - Leggi il comunicato stampa
15/11/2017 - Dl fiscale: equo compenso previsto per tutti i professionisti
Al centro del dibattito il testo del decreto fiscale emendato dalla Commissione Bilancio del Senato contenente la previsione di un equo compenso per tutti i professionisti.
Con l’occasione il Comitato Unitario delle Professioni e la Rete delle Professioni Tecniche, guidati rispettivamente da Marina Calderone e Armando Zambrano, hanno ribadito la necessità di interloquire con la politica sul tema durante la manifestazione organizzata il 30 novembre a Roma presso il Teatro Brancaccio. - Leggi il comunicato stampa congiunto della conferenza stampa - Rivedi la conferenza stampa
13/11/2017 - L'EQUO COMPENSO È UN DIRITTO PER TUTTI
“Il diritto all’equo compenso va riconosciuto a tutti i due milioni e trecentomila professionisti ordinistici e non solo ad una categoria professionale.” Gli Organismi di rappresentanza che raggruppano gli Ordini Professionali italiani, il Comitato Unitario delle Professioni e la Rete delle Professioni Tecniche, commentano così lo stallo esistente in Commissione Bilancio del Senato alle prese con l’analisi di emendamenti e subemendamenti al decreto fiscale. Marina Calderone, Presidente del CUP, e Armando Zambrano, Coordinatore RPT, invitano il Legislatore a ben ponderare le scelte delle prossime ore. “Non si possono creare livelli diversi di tutele tra lavoratori autonomi che hanno le medesime esigenze e gli stessi diritti. Anzi, l’equo compenso andrebbe esteso anche alle professioni non ordinistiche. In ballo c’è il destino di centinaia di migliaia di giovani professionisti che non possono accettare di vedere assegnate tutele a pochi privilegiati. I professionisti devono essere tutti tutelati soprattutto da una Pubblica Amministrazione che addirittura, in qualche caso, ritiene possibile pretendere prestazioni professionali ad un euro, istituendo l’economia dell’immaginario. E più il soggetto è debole e più va tutelato. Per questo poniamo grande attenzione sulle prossime scelte della Commissione Bilancio del Senato, che determineranno lo spartiacque tra chi ha a cuore la sorte di oltre due milioni di lavoratori autonomi e chi invece no”. Sul tema, peraltro, è in fase di avanzata organizzazione una grande Manifestazione, che vedrà il prossimo 30 novembre raggiungere Roma i gruppi dirigenti territoriali di tutti gli Ordini Professionali italiani che assieme ai Consigli Nazionali e alle altre componenti del sistema ordinistico, ma anche di molte organizzazioni ed associazioni non ordinistiche -, chiederanno rispetto per il ruolo sociale delle professioni, fondamentale per garantire prestazioni di qualità a tutela principalmente dei loro committenti, pubblici e privati.- Leggi il comunicato stampa
16/10/2017 - Professioni compatte per l'equo compenso
“L’equo compenso per i professionisti non ha nulla a che vedere con la reintroduzione delle tariffe minime obbligatorie e pertanto non c’è alcun motivo per fermare l’iter legislativo avviato in Parlamento per colmare il vuoto creatosi a partire con le liberalizzazioni del 2006”. Il Comitato Unitario delle Professioni e la Rete delle Professioni Tecniche fanno quadrato intorno alle presunte criticità evidenziate dal Dipartimento delle politiche europee della Presidenza del Consiglio dei ministri. La nota del Dipartimento ritiene che il disegno di legge sull’equo compenso, su cui si sta concretizzando un’ampia convergenza politica, punti ad una surrettizia reintroduzione di tariffe minime obbligatorie, con conseguente necessità di previa notifica alla Commissione della proposta. In realtà, Cup e Rpt precisano che il disegno di legge all’esame del Parlamento non prevede tariffe minime obbligatorie ma, molto più semplicemente, una presunzione giuridica (quindi superabile) per cui i compensi inferiori a quelli fissati dai parametri ministeriali sono appunto iniqui. I parametri ministeriali sono, infatti, fonti statali e non atti delle professioni regolamentate, per cui è escluso che possano essere qualificati come intese restrittive della concorrenza. Inoltre, dopo l'ultima sentenza del Consiglio di Stato che legittima di fatto gli enti pubblici a promuovere bandi senza compenso per il professionista e con la sola previsione del rimborso spese, il Comitato e la Rete annunciano la volontà di andare fino in fondo in quella che definiscono una “battaglia di civiltà giuridica”. Il 30 novembre 2017 i Consigli nazionali aderenti al Cup ed a Rpt, nonché le rappresentanze territoriali, si daranno appuntamento a Roma per una grande manifestazione a sostegno della dignità dei professionisti italiani. - Leggi il comunicato stampa
13/10/2017 - CAPPOCHIN (ARCHITETTI): "UNIONE E CONDIVISIONE TRA TUTTE LE PROFESSIONI"
12/10/2017 - Cup, gli architetti rientrano nel Comitato
11/10/2017 - Equo compenso, le due proposte al vaglio del Parlamento
06/10/2017 - Calderone: “L'equo compenso non può più aspettare”
05/10/2017 - Equo compenso al pari del salario minimo legale
11/07/2017 - Equo compenso e investimenti in tecnologie e capitale umano
04/07/2017 - Sisma Centro-Italia: professionisti in campo
Emerge soddisfazione dalle parole della Presidente del CUP, Marina Calderone, che commenta «con la firma di quest’accordo sarà possibile migliorare il coordinamento tra il mondo professionale e le autorità preposte all’opera di ricostruzione». Al suo apprezzamento si aggiungono le dichiarazioni di Roberto Orlandi che sottolinea che «il Consiglio nazionale degli Agrotecnici e degli Agrotecnici laureati, riunito nel Comitato unitario delle Professioni, si impegna ad assicurare la massima collaborazione dei professionisti per la redazione in tempi brevi della verifica di agibilità degli edifici per concludere il censimento dei danni sulla base di specifici protocolli d’intesa da definire con il Dipartimento della Protezione Civile e le Regioni coinvolte». Il protocollo, oltre al censimento dei danni, permette di normare il numero massimo di incarichi professionali, ridefinire i compensi dei professionisti parametrandoli in misura percentuale all’importo dei lavori ed istituire un Osservatorio Nazionale della ricostruzione post-sisma, che vigili sull’attività dei professionisti. - Leggi il comunicato stampa
04/07/2017 - PIENO APPREZZAMENTO DEL CUP AL DDL SACCONI SU “EQUO COMPENSO”
19/06/2017 - DAL SEN. SACCONI IL DDL SULL'EQUO COMPENSO PER I PROFESSIONISTI
12/06/2017 - SACCONI: "IL GOVERNO SI IMPEGNA A TUTELARE L'EQUO COMPENSO DEI PROFESSIONISTI"
15/02/2017 - BUSTE PAGA E DICHIARAZIONI FISCALI FUORI DALLA NORMATIVA ANTIRICICLAGGIO
All'incontro ha preso parte una delegazione del Cup guidata dalla Presidente Calderone e dal coordinatore dell’area economico-contabile del Comitato, presidente del Consiglio nazionale dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili, Massimo Miani, insieme ai rappresentanti del Consiglio nazionale Forense e del Consiglio nazionale del Notariato.
Recepite le richieste, ora si attende la convocazione per un confronto sulle questioni rimaste irrisolte. - Leggi il comunicato stampa
31/01/2017 - ORDINI E MEF VALUTANO LE MODIFICHE ALLA NORMATIVA FISCALE
- Leggi le proposte di semplificazione e modifica al d.l. n.193/2016
12/01/2017 - MARINA CALDERONE RICONFERMATA ALLA GUIDA DEL CUP
Tante le sfide di questo terzo mandato, che si svolgerà durante l'approvazione del primo intervento di sostegno alle professioni, il Jobs Act degli autonomi, che per la Presidente "guarda alle competenze e alle specificità degli Ordini professionali in chiave sussidiaria ed al lavoro autonomo come un comparto in espansione, capace di creare occupazione e di incrementare il Pil nazionale". "Per noi è importante guardare all'apporto che possiamo dare al Paese, - ha dichiarato la Presidente - il quale deve lasciarsi alle spalle la crisi e dare nuova linfa al lavoro intellettuale e a tutti quei giovani che vogliono costruirsi un futuro ponendo il loro impegno a favore del Paese". Leggi il comunicato stampa - Il comunicato stampa